martedì 11 febbraio 2020
Le maschere e la funzione simbolico-relazionale nel Teatro Greco... La Maschera, finto volto, di carta pesta, di legno o altro materiale, riproduce lineamenti umani, animali o personaggi immaginari.
L’uso rituale delle maschere è documentato fin dal Paleolitico Superiore ed è diffuso ancor oggi in tutti i Continenti.
Nel Teatro Greco le Maschere furono introdotte da Tespi, l’inventore della tragedia, che nel 530 a.C. cominciò a far usare agli attori maschere di lino, sughero e poi di legno.
Prima di allora gli attori si erano limitati a pitturarsi il volto.
Le Maschere greche, tipiche sia dei drammi che delle commedie del teatro antico, hanno varie funzioni e rappresentano personaggi o stati d’animo ogni volta diversi.
Le facce tipiche rappresentate sulle maschere dell’epoca erano quelle tristi delle tragedie e quelle allegre della commedia. Entrambe rappresentano i due distinti caratteri di Dionisio ( il dio del risveglio), pieno di gioia e convivialità ma anche incline alla grande tristezza.
La Maschera Greca ancora oggi continua a produrre e trasmettere grandi emozioni. Infatti, gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Perri- Pitagora hanno dimostrato un particolare interesse per lo studio di queste civiltà impegnandosi anche nella realizzazione di maschere teatrali. Dal lavoro realizzato sono emerse particolari emozioni che ogni alunno ha descritto e personalizzato in maniera spontanea e creativa.